Il Convegno 2021 a Milano è stato occasione per un meeting di tutti i referenti regionali dell’Associazione, che si sono confrontati con il presidente Nocco e con il direttivo AIIC. Da lì è emersa l’ipotesi di coinvolgere in un ampio giro di interviste tutti i vari coordinatori territoriali, per comprendere meglio la presenza e le problematiche vissute dal punto di vista professionale e per far circolare e condividere le esperienze, anche in funzione di supporto reciproco. Da oggi iniziamo a pubblicare le interviste raccolte: iniziamo dal Piemonte, con Alessio Rebola e Matteo Falzetti, referenti regionali per il territorio piemontese.
Ingegneri grazie per la vostra disponibilità. Voi, in “abbinata”, siete referenti regionali AIIC per il Piemonte: ci volete descrivere come si sta muovendo l’Associazione nella vostra regione?
Alessio Rebola: Sono iscritto all’Associazione dal 2008 e ho fatto il Presidente del Comitato Organizzatore del Convegno 2001 di Torino, il primo in una location di una certa importanza come il Lingotto di Torino. Purtroppo negli ultimi anni nella Regione Piemonte si è assistito ad una riorganizzazione penalizzante per i Servizi di Ingegneria Clinica che ha tolto peso specifico alla nostra figura professionale con effetti negativi anche per i colleghi dei Servizi. Adesso con l’incarico da luglio 2021 con il collega Matteo Falzetti stiamo ricostituendo un gruppo regionale per poi dialogare maggiormente in ambito regionale anche in ottica PNRR.
Matteo Falzetti: Ho ricevuto questo incarico da pochissimo. Ho iniziato a muovere i primi passi nell’Associazione da neo laureato potendo confrontarmi su molti temi interessanti sia a livello nazionale, sia regionale facendomi istruire da figure molto senior in materia. Purtroppo, a livello regionale, il gruppo si è disunito per diversi motivi, anche se ci siamo sempre tenuti in contatto. Assieme al mio collega referente di regione, Alessio Rebola, abbiamo intenzione di ricostruire un gruppo regionale solido e coeso.
Su quali temi e ambiti siete particolarmente impegnati come realtà regionale?
Rebola: Abbiamo già avuto un incontro in presenza a fine 2021 e ne stiamo organizzando altri per il 2022, anche in sinergia con altre regioni limitrofe quali VdA e Liguria.
Falzetti: Essendo partiti (ripartiti) da pochissimo ed in un momento storico ancora complicato per organizzare attività in presenza, abbiamo già avuto un piccolo tavolo di confronto durante l’XXI Convegno nazionale AIIC proseguendo con un evento regionale a Torino prima di Natale riguardante dei servizi e protocolli in materia di indoor air quality ed interventi per la prevenzione epidemica con la collaborazione di un’Azienda partner territoriale. Ora abbiamo già in mente altri eventi sempre in partnership per essere aggiornati anche sull’evoluzione di alcune classi tecnologiche di rilievo. Rimangono sempre in auge i temi attuali legati al periodo pandemico, sia operativi, sia legati al PNRR.
Ci potete descrivere il livello di dialogo, relazione e collaborazione che esiste nella vostra regione tra AIIC ed i livelli della sanità regionale? Partecipate a tavoli di lavoro o di progettualità?
Rebola: Stiamo cercando di avviare dei tavoli di lavoro sul PNRR coinvolgendo i colleghi degli assessorati ed in sinergia con l’Ordine degli ingegneri di cui coordino la Commissione Biomedica su Torino.
Potete dirci se esistono buoni rapporti multidisciplinari e se state collaborando a progetti o iniziative insieme ad altre società scientifiche e professionali?
Falzetti: Stiamo sicuramente mantenendo dialoghi costanti con l’Ordine degli Ingegneri. Cercheremo inoltre collaborazioni con il Politecnico di Torino, anche a livello formativo.
Ci sono iniziative, eventi, ricerche e collaborazioni che state avviando o avete già avviato nel vostro territorio?
Rebola: A presto usciremo con almeno due iniziative di aggiornamento professionale in ambito di Sale Operatorie integrate e sulle nuove tendenze dell’assistenza ai pazienti. Stiamo inoltre avviando come Ordine di Torino, ma coinvolgeremo anche l’AIIC, un corso di 48 ore sul PNRR e fondi europei.
Falzetti: Come detto in precedenza abbiamo già affrontato il tema dell’Indoor Air Quality con una visione più attuale legata alla diffusione del virus sars cov 2 attraverso una società di consulenza e ricerca applicata nel campo dell’energia con approfondimenti egati alla qualità dell’aria all’interno degli ambienti chiusi e all’ottimizzazione della vivibilità, incremento della sicurezza in termini di salute pubblica (prevenzione e protezione dal rischio contagi), efficientemento energetico e minimizzazione dei costi. Tutto questo grazie allo sviluppo di modelli innovativi di manutenzione predittiva degli impianti in ottica anti-epidemica.
Quali ritenete siano le più specifiche richieste in ambito formativo dei giovani ingegneri clinici nella vostra regione?
Rebola: Credo che i temi sul nuovo MDR e sulla Sanità Digitale siano gli ambiti formativi più richiesti, ma presto anche i temi legati al Codice dei Contratti e la gestione dei Fondi Europei richiameranno un forte interesse.
Falzetti: In questo momento fanno molto gola i temi attuali legati alla telemedicina e teleassistenza, alla Cybersecurity e PNRR. Rimangono sempre in voga il volersi mantenere allineati con la continua evoluzione tecnologica, l’HTA e l’aggiornamento normativo in vigore. Il nostro obiettivo come referenti regionali è sicuramente quello di stimolare i nuovi ingegneri biomedici anche attraverso una collaborazione con il Politecnico di Torino e cercando quanto più possibile di supportare le loro esigenze a formarsi nel settore.