L’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, e nello specifico il Gruppo Regionale Campano, nell’ottica dell’aggiornamento e formazione continua ha organizzato Campano in collaborazione con Polygon e il Consorzio Tecnologie Campane (con i patrocini dell’ASL locale, del Comune di Caserta e dell’Ordine degli Ingegneri provinciale, che hanno dato maggiore prestigio alla giornata), un interessante evento incentrato sul Nuovo Codice degli Appalti DLGS 36/2023: Novità e criticità che si è tenuto nei giorni scorsi nella splendida cornice del Belvedere di San Leucio. Il programma ha visto due sessioni (dopo i saluti istituzionali) con contenuti proposti da Lazzaro Iandolo (Nuovo codice degli appalti: cosa è cambiato?), Michele di Michele (Accesso gli atti, principi di infungibilità ed esclusività) e Andrea Annunziata (Ruolo del RUP alla luce del Nuovo Codice); il workhop si è concluso con una tavola rotonda a cui hanno partecipato (tra gli altri) anche Antonietta Perrone e Giuseppe Russo.
I commenti all’evento vengono dai coordinatori regionali AIIC, Tufarelli e Garofalo. Nicola Tufarelli ha espresso “un sincero ringraziamento ai 210 partecipanti all’evento. La necessità di approfondimenti sul Nuovo codice, di comprendere come operare in un momento in cui ‘la rapidità di azione’ è davvero importante per ottenere il massimo da quanto offerto dal PNRR, è sentita da tutti gli operatori del settore. Ben vengano, quindi, giornate come quella proposta, che la risposta di tanti professionisti ha indicato essere stata davvero importante. In veste di Referenti Regione Campania di AIIC, abbiamo sempre posto la formazione al centro della nostra azione, perché la necessità di approfondimento e di confronto, assume un ruolo sempre più importante per chi si trova ad operare nel sempre più complesso mondo della pubblica amministrazione, da qualsiasi ‘parte della scrivania’ ci si trovi”. “Inoltre c’è da sottolineare – conclude Tufarelli – che la collaborazione che abbiamo consolidato fra AIIC ed ACEP – Associazione Campana Economi e Provveditori – è solo il punto iniziale per creare una interazione fra competenze trasversali. Nessuna figura professionale è onnisciente e quindi, mai come in questo caso, l’unione fa la forza”.