Bologna, 11 dicembre 2015
Obiettivo dell’incontro: definire un documento che indichi il ruolo dell’ingegneria clinica e dei sistemi informativi in sanità e che specifichi le diverse competenze delle figure professionali ed illustri i punti di contatto. Il documento ipotizzato dovrebbe essere costituito da più parti. La prima dedicata alle competenze specifiche del settore, la seconda dedicata alla certificazione dei software come dispositivi medici e di come questi debbano essere gestiti ed infine un eventuale terza parte dedicata all’approfondimento delle due figure professionali e ai loro ruoli.
Dopo un lungo percorso di avvicinamento si è svolto a Milano lo scorso 11 dicembre un incontro tra le delegazioni di AIIC e AISIS. Dall’incontro è scaturito un confronto molto proficuo su alcune delle tematiche più “calde” del momento vale a dire l’e-Health o Sanità Digitale che tanto rilievo ha assunto sia a livello istituzionale sia a livello mediatico negli ultimi anni. Pur nella specificità degli approcci ad alcune tematiche che le due Associazioni di professionisti in Sanità mantengono, è emersa con forza la volontà e l’opportunità di fare finalmente un segnale forte a tutti gli attori che a vario titolo sono coinvolti in questo ambito, da coloro che siedono sui tavoli istituzionali/decisionali ai professionisti sanitari ai pazienti. Il punto cardine del messaggio che le due Associazioni intendono dare sta nel fatto che già oggi, ma ancora di più nei prossimi 10 anni, la gran parte dell’innovazione tecnologica in Sanità passerà attraverso questi due settori, quello del Biomedicale (apparecchiature, dispositivi medici, farmaci innovativi, etc) e quello dell’Informatica Sanitaria e della Bioinformatica. Per poter governare in modo efficiente ed efficace questa innovazione è fondamentale la presenza a tutti i livelli sia centrali sia periferici di professionisti con competenze ad hoc per poter affrontare queste sfide importanti.
E’ per questo motivo che AIIC e AISIS hanno deciso di mettere insieme esperienze e conoscenze per meglio definire quali siano le professionalità e le competenze necessarie per poter effettuare una reale valutazione delle innovazioni proposte e governarne l’efficace inserimento ai vari livelli delle realtà sanitarie attraverso la redazione di un documento scritto “a quattro mani” che verrà presentato nei prossimi mesi, probabilmente già in occasione del XVI Convegno Nazionale di Bari.
Parallelamente a questo documento più focalizzato sulle diverse competenze delle figure professionali si lavorerà ad altri documenti più di tipo operativo orientati su come affrontare, soprattutto laddove le competenze di cui sopra siano del tutto o parzialmente assenti, le problematiche legate alla gestione del software in ambito sanitario sia che si tratti di dispositivo medico (partendo da quanto già fatto con la Linea Guida CEI 62-237) sia che si tratti di software non marchiato CE, piuttosto che come gestire con un approccio orientato alla sicurezza a 360° il mondo sempre più in espansione del Mobile Health e delle App e, in un futuro ormai prossimo, quello dell’Internet of Things applicato alla Sanità.