Il Congresso annuale SIHTA ha chiuso i battenti ed ha registrato – come negli anni scorsi la partecipazione di alcuni esponenti AIIC in un programma denso e fitto di interventi ed approfondimenti. In particolare nella sessione Le metodologie per la valutazione dei programmi e delle soluzioni tecnologiche per la Telemedicina – frutto di una collaborazione interassociativa di SIHTA, AIIC e SIT – è intervenuto Emilio Chiarolla (componente del Direttivo AIIC). La telemedicina più di altre tecnologie richiede la convergenza multidisciplinare per valutare l’efficacia e la qualità dei servizi quali televisita, telemonitoraggio, teleassistenza… In questo scenario la sessione è stata l’occasione per presentare un nuovo framework di valutazione della qualità delle soluzioni di telemedicina. Durante il suo intervento Emilio Chiarolla ha illustrato il nuovo approccio concepito all’interno del progetto ministeriale PonGov cronicità con l’uso di ICT e in grado di restituire, attraverso un indicatore sintetico, informazioni sulla maturità delle soluzioni basando la valutazione su 3 domini: tecnologico e di sicurezza, organizzazione e utenti (distinguendo tra pazienti/caregiver e professionisti). “Questo nuovo approccio semi quantitativo”, ha precisato Chiarolla, “consentirà di valutare più agevolmente le numerose soluzioni di telemedicina presenti sul mercato ed in uso nel contesto italiano.
Alla Tavola rotonda del Convegno SIHTA dedicata a La governance dei dispositivi medici: Regolamento Europeo HTA e Programma Nazionale HTA 23-25, Barbara Podda (coordinatore AIIC Sardegna) ha rappresentato l’importanza della figura dell’ingegnere clinico nelle attività previste nel nuovo piano nazionale HTA 2023-2025. Le conoscenze di base di fisiologia legate alla conoscenza approfondita degli aspetti di meccanica, di biocompatibilità ed elettronica, nonché la conoscenza diretta a livello gestionale ed organizzativo di tutti gli aspetti legati alla tecnologia durante il suo intero ciclo di vita all’interno delle strutture sanitarie, rendono tale figura indispensabile nelle valutazioni multidisciplianari. “Ciò non solo“, ha precisato Podda, “in riferimento alle apparecchiature biomedicali e ai SAMD (Software as Medical Device), ma anche in relazione ai dispositivi medici che in generale sono correlati all’uso delle apparecchiature, piuttosto che per i dispositivi impiantabili, la bionica, le protesi. Come AIIC, l’avvio del nuovo piano nazionale di HTA e il nuovo Regolamento (EU) 2021/2282 sull’Health Technology Assessment daranno avvio a nuove attività su cui speriamo di poter portare valore aggiunto anche attraverso la collaborazione proficua con SIHTA“.
Al Congresso è intervenuto anche Lorenzo Leogrande (Past-president AIIC) all’interno della sessione su HTA e procurement: quale ruolo per le associazioni pazienti? Durante la sessione è stato affrontato da vari punti di vista professionali (tra cui quello dell’ingegnere clinico) l’utilità del coinvolgimento dei pazienti nel processo di valutazione che porta all’acquisizione delle nuove tecnologie in sanità. Alla sessione hanno partecipato con relazioni introduttive anche Antonella Garna (Regione Veneto) e Maria Teresa Petrangolini (a lungo segretario di Cittadinanzattiva, oggi direttore del Patient Advocacy Lab di ALTEMS).