Tra PNRR e Regolamenti europei sui dispositivi medici, a che velocità viaggia la Sanità ad alta tecnologia? Al quesito, con l’intento di approfondire l’impatto del Piano nazionale di ripresa e resilienza-PNRR sul sistema salute italiano, la rivista
IHPB-Italian Health Policy Brief ha dedicato un numero speciale (“
Sanità ad alta tecnologia: a che punto siamo? PNRR e regolamenti europei, bilanci, criticità e opportunità per il SSN”) presentato in data odierna all’interno di un evento istituzionale patrocinato da
Confindustria dispositivi medici. L’attenta analisi arriva alla vigilia dell’applicazione del nuovo Regolamento europeo sui dispositivi diagnostici in vitro (Ivdr
746.2017) e a dieci anni esatti dai primi lavori di revisione della normativa di settore.
Tra i contributi raccolti nella pubblicazione e condivisi online di fronte ad un pubblico di specialisti, aziende e media, figurano quelli di
Massimiliano Boggetti (presidente di Confindustria dispositivi medici), da
Ferdinando Capece Minutolo (responsabile regulatory affairs di Confindustria dispositivi medici), di
Roberta Marcoaldi (direttore dell’Organismo notificato presso l’Istituto superiore di sanità), di
Fernanda Gellona (direttore generale di Confindustria dispositivi medici) e di
Umberto Nocco, presidente dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici. “Come professionisti in prima linea – è stata la considerazione di Nocco – siamo consapevoli della
vastità della sfida tecnologica e sappiamo benissimo che non basta acquistare o rinnovare tecnologie per produrre modifiche efficaci e utili, come anche il periodo della prima ondata pandemica ci ha insegnato. È per questo che ci siamo da tempo posti in una posizione di osservazione attenta rispetto ad un Piano che certamente infonde risorse importanti per il sistema Paese, ma che richiede grande intelligenza, progettualità e capacità di sguardo prospettico affinché la grande occasione offerta non sia sprecata’. È la sfida della ‘cultura tecnologica’ – ha concluso il presidente AIIC – piattaforma di riferimento per i professionisti, per i manager della sanità, per le organizzazioni e per tutto il SSN’.