Si è tenuto a Roma, promosso dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCEO), il workshop UNA NUOVA DEONTOLOGIA PER IL NUOVO RUOLO DEL MEDICO, momento di avvio della riflessione che porterà la suddetta Federazione a rinnovare il proprio Codice di Deontologia Medica. Tra gli interventi anche quello di Lorenzo Leogrande (past president AIIC) che ha puntato l’attenzione sui temi vasti delle tecnologie sanitarie e sull’intelligenza artificiale in particolare. “Ci troviamo di fronte ad una situazione che solo 20 anni fa era inimmaginabile”, ha detto Leogrande, “con un numero di devices e di grandi apparecchiature ospedaliere sempre più alta, con una capacità computazionale in enorme ampliamento e con l’Internet of Things sempre più diffusa”. In tutto questo l’intelligenza artificiale è una sorta di piattaforma che contamina tutti gli ambiti, anche se oggi alcuni di questi sono già più coinvolti di altri”. Leogrande ha fatto gli esempi della radiologia, della radiogenomica e di tutte le integrazioni “omiche”. E’ chiaro, ha detto il past president (che ha anche mostrato alcune applicazioni già di uso corrente, come nel caso degli stroke o dell’oncologia), “che tutto questo ci rende già possibile gestioni non-cliniche del parco tecnologico, come nel caso del monitoraggio degli asset tecnologici ospedalieri”. Ha concluso Leogrande: “A fronte dello sviluppo e della diffusione dell’IA occorre non essere arroccati su schemi passati, ma sempre monitorando attentamente gli sviluppi di settore, utilizzando ciò che le tecnologie e lo sviluppo in termini di ricerca mettono a disposizione, proteggendo l’autonomia dei professionisi nell’ambito decisionale, assicurando inclusività, trasparenza ed equità di accesso”.