Il progetto è stato presentato al XIV Convegno AIIC a Venezia (presentazione Podda).
I risultati del 1° anno di avvio del progetto sono stati presentati al XV Convegno AIIC a Cagliari (presentazione Abis)
Obiettivo: “fornire indicazioni univoche a livello nazionale per i requisiti di accreditamento inerenti le apparecchiature biomediche”
Normativa: “L’accreditamento al Servizio Sanitario Nazionale è uno strumento di garanzia della qualità che mira a promuovere il processo di miglioramento continuo delle prestazioni sanitarie, ma anche l’adeguatezza e l’efficienza delle organizzazioni sanitarie e socio-sanitarie. Alla luce degli ampi margini interpretativi con i quali dal 1997 ad oggi le diverse Regioni e Province Autonome hanno emanato i propri requisiti di Autorizzazione e Accreditamento, il Patto della Salute 2010-2012 ha promosso lo sviluppo di un percorso mirato alla revisione della normativa di accreditamento e di remunerazione delle prestazioni sanitarie. In particolare si evidenzia l’esigenza di favorire un modello di accreditamento per le strutture sanitarie e socio-sanitarie, condiviso tra il pubblico ed il privato, che sia per quanto possibile maggiormente uniforme sul territorio nazionale.Il documento “Disciplina per la revisione della normativa dell’accreditamento”, definito nell’ambito dell’Intesa Stato-Regioni del 20.12.2012 dal Tavolo di lavoro per la revisione della normativa per l’accreditamento (TRAC), individua i fondamenti del modello condiviso per l’accreditamento istituzionale, sulla base di 8 Criteri, 28 Requisiti Essenziali e 123 Evidenze. Lo stesso Tavolo ha definito, nell’ambito dell’Intesa Stato-Regioni del 19.02.2015 le tempistiche di adeguamento ai contenuti del summenzionato Disciplinare sia per quanto attiene le Regioni e le Province Autonome, che a livello locale per le singole strutture sanitarie”.
Risultati: “Secondo quanto disposto dal “Disciplinare per la revisione della normativa dell’accreditamento” sono state definite le indicazioni relative ai requisiti generali di accreditamento, ovvero quelli validi per qualunque struttura sanitaria e sociosanitaria, tenendo conto delle pregresse esperienze emerse dal panorama regionale e delle province autonome (Allegato 1) nonché dai successivi aggiornamenti normativi e legislativi. Infatti, data la natura generale del Disciplinare, le evidenze in esso riportate sono di fatto fortemente esemplificative, ma non esaurienti. Per quanto attiene invece la declinazione di requisiti tecnologici specifici relativi alle singole strutture, l’AIIC ha raccolto le pregresse esperienze del panorama regionale e delle province autonome secondo quanto riportato nell’Allegato 2.
Prossimi obiettivi: “Definizione dei requisiti tecnologici specifici declinati non solo per struttura ma anche per macroattività ed in particolare per prestazioni indicando nell’ambito dei requisiti sia le tipologie di apparecchiature biomediche necessarie ma anche le quantità in relazione al numero di prestazioni che dovranno essere accreditate. L’elaborazione del summenzionato documento presuppone la formazione di gruppi di lavoro specifici, organizzati per macroattività che, in concerto con le associazioni mediche scientifiche di riferimento delle singole aree cliniche, rivedano quanto ad oggi prodotto in termini di requisiti specifici (Allegato 2) e indichino chiaramente quali requisiti tecnologici devono essere garantiti in maniera uniforme sul territorio nazionale.
PARTECIPANTI:
Coordinatore del progetto
Ing. Barbara Podda, Dirigente Servizio di Ingegneria Clinica della ASL n. 5 di Oristano – Referente AIIC Regione Sardegna
Elaboratore del progetto
Ing. Giulia Abis, PhD Student in “Scienze Biomediche – curriculum Sanità Pubblica”, Università degli Studi di Sassari
Ha inoltre collaborato alla stesura del documento
Gruppo di Lavoro “Gestione Apparecchiature Biomediche”
Hanno inoltre contribuito alla stesura del documento
Ing. Carla Amadio, Responsabile del Servizio di Ingegneria Clinica dell’A.O. “Luigi Sacco” di Milano
Ing. Paolo Cassoli, U.O. Ingegneria Clinica della Fondazione IRCCS “Ca’ Granda Ospedale Maggiore”, Policlinico di Milano
Ing. Angelo Casu, Università degli Studi di Trieste
Ing. Liliana De Vivo, Servizio di Ingegneria Clinica dell’IRCCS “Ospedale Pediatrico Bambino Gesù” di Roma
Ing. Anna Gelisio, S.C. Ingegneria Clinica dell’A.O. di Padova
Ing. Giovanni Guizzetti, Direttore U.O. Ingegneria Clinica, A.O. di Melegnano
Ing. Mirco Magnani, Dipartimento Ingegneria Clinica – ESTAR Toscana
Ing. Umberto Nocco, Direttore S.C. Ingegneria Clinica, A.O.U. “Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi” di Varese
Ing. Antonella Pianosi, U.O.C. Ingegneria Clinica, Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR), Marche
Ing. Michela Pireddu, Ingegneria Biomedica Santa Lucia SpA
Ing. Giovanni Poggialini, Studio Poggialini
Ing. Tommaso Sabbatini, S.C. Ingegneria Clinica Area Ovest, Azienda Sanitaria Locale TO2
Ing. Armida Traversa, Dirigente U.O. Elettromedicali, ASL Taranto
Ing. Riccardo Zangrando, Responsabile S.C. Ingegneria Clinica, IRCCS Materno Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste