Anche la Summer School AIIC edizione 2023 è stata un momento di grandi contenuti e ottima interazione tra docenti e discenti. Come già fatto per la prima edizione, anche in questa occasione abbiamo chiesto a Giovanni Guizzetti, coordinatore scientifico dell’evento, di commentare l’andamento del corso formativo.
Ingegner Guizzetti: la Summer School ha “archiviato” anche la sua seconda edizione, quale può essere il commento al termine dei lavori?
GIOVANNI GUIZZETTI – Come Comitato Scientifico siamo assolutamente soddisfatti di questa edizione: poteva esserci il dubbio che la prima edizione della Summer School fosse stata un successo anche perché rappresentava una novità nel mondo della formazione per l’Ingegnere Clinico e che fosse difficile replicare il clima di “entusiasmo pioneristico”. In realtà l’esperienza del 2022 ha facilitato decisamente gli aspetti organizzativi della Scuola, che sono rilevanti, mentre l’entusiasmo degli allievi e l’impegno dei docenti è stato tangibile. Come l’anno scorso, anche il contesto di Capo Vaticano ha aiutato a raggiungere l’obiettivo, garantendo agli allievi la possibilità di superare efficacemente le fatiche di un programma didattico molto impegnativo.
Quali sono stati i contenuti rilevanti del programma proposto quest’anno?
GUIZZETTI – Oltre agli argomenti “core” come la gestione delle tecnologie, l’HTA e il procurement, anche quest’anno abbiamo voluto inserire moduli sull’ICT e sullo sviluppo professionale. Rispetto all’edizione 2022, è stato previsto un giorno in più di lezione, che ci ha permesso sia di introdurre una lezione sul ruolo dell’ingegnere a livello di programmazione regionale, sia sulla telemedicina. Come da filosofia della Summer School, anche per i nuovi argomenti i docenti sono stati scelti all’interno dell’Associazione, grazie alla disponibilità di colleghi che ormai da diverso tempo hanno assunto posizioni rilevanti nel panorama nazionale; continuiamo a credere che, anche per gli argomenti un po’ più distanti dal core business dell’ingegneria clinica, la testimonianza di un collega ingegnere clinico che abbia dovuto impegnarsi in questi ambiti possa portare un valore aggiunto.
E quale il commento dei discenti al lavoro svolto?
GUIZZETTI – I primi commenti degli allievi, registrati anche dai social network, sono stati estremamente positivi. D’altronde, proprio grazie ai suggerimenti raccolti dai partecipanti all’edizione 2022, eravamo certi che con alcune leggere modifiche sia al programma formativo che a quello sociale anche la Summer School 2023 sarebbe stata un successo, forse anche più della prima edizione.
Avete sottolineato spesso l’importanza di un corso basato non sulle “lezioni frontali” bensì sul lavoro intenso, relazionale e diretto: ci può illustrare l’importanza di questo metodo nell’ambito dell’ingegneria clinica?
GUIZZETTI – AIIC offre già ai propri Soci un intenso programma formativo, sia durante il Convegno annuale, con numerose sessioni e con i Corsi di formazione, sia durante il resto dell’anno, con iniziative a livello regionale che stanno diventando sempre più importanti in termini di frequenza e di partecipazione. La Summer School, però, è l’unico evento formativo residenziale e questo porta con sé la possibilità di costruire una rete di relazioni personali e professionali tra gli allievi e i docenti. Rispetto all’anno scorso, la disponibilità di un giorno in più di lezioni ha permesso, oltre all’introduzione di nuovi argomenti, di prevedere momenti di esercitazione di gruppo, che hanno ulteriormente contribuito ad aumentare la conoscenza e il legame tra i discenti.
E quindi: si prosegue anche nel 2024?
GUIZZETTI – Considerato che buona parte del Direttivo AIIC ha avuto modo di toccare con mano ed apprezzare la realtà della Summer School, credo che la scelta dell’Associazione sarà di proseguire con questa esperienza e di renderla un appuntamento stabile. Nel caso in cui dovesse essere così, valuteremo anche una campagna informativa a più ampio spettro nei confronti degli associati, in modo che anche le future edizioni possano contare su una base di discenti paragonabile a quella che ha caratterizzato le School 2022 e 2023.